Guida alla beauty routine anti blue light Per prendersi cura e proteggere la pelle dai danni dello schermo

Se prima dell’emergenza Coronavirus fare una riunione o un pranzo di lavoro significava staccare per un po’ da telefono, schermo del pc e tablet, adesso che tutto è diventato virtuale, le ore passate davanti ai dispositivi elettronici si sono moltiplicate. E se lo smartworking ha sicuramente i suoi vantaggi, essere iperconnessi 24/7 di sicuro non fa bene alla nostra pelle che, sottoposta alle radiazioni HEV prodotte dagli schermi, invecchia più rapidamente. Definita luce visibile ad alta energia (HEV è l’acronimo di High Energy Visible), la luce blu è infatti tra i nemici principali della pelle, insieme ad inquinamento, raggi UV, fumo e stress. Lo confermano recenti studi che spiegano come - sebbene la luce blu sia già presente in natura come parte della luce emessa dal sole che raggiunge la retina e influisce anche sul nostro benessere psicologico - quella prodotta dai device, è responsabile dell’invecchiamento cutaneo precoce.