
L'artista che trasforma le borse Louis Vuitton in arredamento Sarah Coleman rielabora loghi e pattern iconici su oggetti quotidiani
Dare a vestiti e accessori una seconda vita è una tendenza sempre più crescente nella cultura dello streetwear, soprattutto ora che la sostenibilità è diventato uno dei temi centrali del settore moda. Da Ancuta Sarca con i suoi mash-up tra sneaker e kitten heel, a Daniëlle Cathari con la sua rivisitazione delle tute da ginnastica adidas degli anni ’90, fino alle ciabatte folli di Nicole McLaughlin, sempre più giovani creative uniscono upcycling e filosofia DIY per realizzare progetti interessanti.
L’ultima a conquistare una grande popolarità è Sarah Coleman. L’artista si è fatta conoscere per la sua abilità nel trasformare borse di Louis Vuitton e altri luxury brand in piccoli oggetti d’uso quotidiano o pezzi d’arredamento. Distruggere una Baguette di Fendi o una Keepall di LV a molti può sembrare un sacrilegio fashion, la trentenne newyorkese non ha nessuna esitazione, per lei quelli sono semplici materie prime da plasmare.
Sarah smonta le borse pezzo per pezzo e ricopre i nuovi modelli con le loro tele. Tutto di ogni borsa viene riciclato: le maniglie decorano lo schienale e il nylon va sotto i sedili per rinforzarle, ma vengono usate anche targhette, cerniere,…Quello che rimane ricopre piccoli oggetti di uso domestico.
Recentemente, infatti, l’artista ha iniziato a personalizzare con le stampe più famose di LV, Gucci, Fendi, Prada gli oggetti più disparati come come stura lavandini, scatole di fiammiferi, bottiglie, porta bicchieri da caffè, flaconi di pillole, cerotti, accendini,..così tanti da riempire ogni angolo del suo appartamento al Greenwich Village.
Qualcuno ha paragonato il lavoro di Sarah ai ready-made di Marcel Duchamp, mentre altri non hanno apprezzato il suo modo di "dissacrare" brand famosissimi, anche se lei ha sottolineato:
Non è per il brand. È divertente prendere qualcosa che riesco a trovare, qualcosa di usato, smontarlo, e creare qualcosa di bello da esso. Mi piace guardare le cose belle.
Le sue creazioni sono vere e proprie opere d’arte.
Sono ognuna diversa dall'altra; sono firmate, hanno il loro numero, sono opere d'arte… non cerco di produrre in serie la stessa sedia.