10 leather pieces per l’autunno/inverno 2020 Non il solito chiodo, ma anche vestiti, camicie, gonne e pantaloni, in versione eco-friendly

La pelle non è solamente il tessuto che non può mancare nell’armadio in questa stagione 2020/21 ma può trasformarsi anche in un trend sostenibile. Quante volte ci siamo chiesti quale sia la differenza tra pelle, ecopelle e finta pelle? Saperlo oggi è molto importante, per poter fare la nostra parte e acquistare più consapevolmente. Innanzitutto l’ecopelle nasce da quel concetto di moda etica che vede la lavorazione delle pelli di animali provenienti da allevamenti a fini alimentari. Questo vuol dire che la derivazione delle pelli è non solo più pregiata, ma soprattutto sottoposta a rigide norme di protocollo per un basso impatto ambientale. Dopo la pelliccia ecologica, ormai scelta da quasi tutti i brand del settore, è ora l’ecopelle la protagonista dei provvedimenti sostenibili di molte maison. Ma l’ecopelle non è l’unica soluzione sostenibile. Molti brand, paradossalmente anche alcune di catene di fast fashion, stanno sperimentando la creazione di tessuti dall’effetto pelle con i materiali più disparati. Ed è così che carta, poliuretano, sughero, scarti di ananas, mela e arancia sfileranno sulle passerelle.

Ad abbracciare queste sperimentazioni il designer Daniel Lee di Bottega Veneta con la iconica pouch in finta pelle dal nome “Carta”. Una fibra composta dal 45% di poliammide, 45% di poliuretano e un 10% di carta di una unica variante di colore dall’effetto used. Ma anche in sughero, materiale 100% riciclabile, super leggero e resistente all’acqua. Entrambe dalle tonalità naturali secondo la tendenza che vede la pelle non più solo nel tradizionale nero. Ecco che il classico trench lunghissimo effetto Matrix si colora di cioccolato, sempre secondo Bottega Veneta. Paul Andrew invece ha scelto di scovare tra le vecchie scorte della maison Ferragamo riciclandole per utilizzarle nella collezione FW20. Anche il brand fiorentino adotta i colori della terra, per abiti, capospalla, camice, pantaloni e accessori che virano dal senape al borgogna passando per il grigio e il verde. Total look marrone anche per Balmain, che nel primo look in passerella avvolge Liya Kebede in un corpetto che sembra modellato su di lei. Più strutturata e composta la versione proposta da Tod’s da indossare sulla camicia, come il miniabito dallo scollo quadrato.