
Cos’è il Clowncore, il trend arlecchino Abbinamenti eccentrici, mix’n match di pattern e colori, volumi oversize e un pizzico di follia
Il circo è arrivato in città. E ha portato con sé un’ossessione per i clown, declinati in ogni variazione di costume e di maschera, che ha travolto celebrità, stilisti e social. La comunità di TikTok, dove l’hashtag ha collezionato oltre 500 milioni di visualizzazioni, chiama Clowncore il trend di vestirsi come i protagonisti di uno spettacolo circense in cui a brillare sono colori vivaci e silhouette esagerate, le stesse caratteristiche che hanno reso virali gli accessori "gonfiabili" di Loewe e Bottega Veneta o gli enormi stivali rossi di MSCHF. Se la piattaforma cinese abbraccia il lato più esagerato, divertente e camp di questa estetica, mescolando pattern, tinte, forme e dettagli eccentrici per regalare un tocco di follia al grigiore quotidiano, attori e popstar hanno, invece, scelto di sviluppare le vibrazioni clownesche in maniera più soft, trovando ispirazioni soprattutto nei personaggi di Arlecchino e Pierrot, sicuramente il più chic tra i pagliacci.
Le passerelle della Couture dedicate alla primavera 2023 possono essere lette come un’anticipazione dell’effetto Harley Quinn. La sfilata di Armani Privè era una raffinata reinterpretazione dello stile Arlecchino, fatti di maxi dress leggeri e sinuosi, decorati con gorgiere alla Pierrot e resi speciali da motivo a losanghe declinato in combinazioni di verde acqua, malva, azzurro pallido e oro che si ricollegano alle tonalità degli interni rococò dei palazzi veneziani e, soprattutto, al personaggio più famoso della secolare commedia dell'Arte veneziana. Da Dior, invece, spiccavano i colli da pagliaccio ispirati al guardaroba di Josephine Baker, mentre da Chanel il mood circense era evocato dai cappelli a cilindro e i fiocchi decorativi indossati dalle modelle. E che dire della sfilata FW23 di Marni in Giappone con le sue forme e le silhouette assurde e voluminose che sembravano perfette per il costume di un clown? Questi, insieme alla pre-fall 2023 di Christopher John Rogers con i suoi drammatici modelli bianco avorio, sono solo gli ultimi esempi del rapporto che esiste fra moda e clown. Perché se è vero che i primi clown di cui si ha notizia risalgono alla quinta dinastia egizia, intorno al 2400 a.C., sono decenni che gli stilisti guardano ai loro costumi per realizzare abiti e look. Una delle prime a subire il fascino dei pagliacci è stata Elsa Schiaparelli che presentò nel 1938 la collezione Circus che comprendeva giacche intrecciate con cavalli piumati e danzanti, chiuse da bottoni da acrobata disegnati da Jean Schlumberger, seguita da Vivienne Westwood, John Galliano, Dior e Moschino che hanno portato più volte in passerella capi che attingono al fascino eccentrico di clown, Pierrot e Arlecchino. Ricordate la sfilata Couture fall 2011 con Karlie Kloss vestita da Pierrot o Bella Hadid in versione Arlecchino sulla passerella della SS20 di Moschino? Meglio ripassare, perché nei prossimi mesi, complice il desiderio di qualcosa fuori dagli schemi, unico ed eccentrico che si ponga in alternativa al quiet luxury imperante, i nostri look potrebbero riempirsi di colori, volumi esagerati, pattern a losanga e gorgiere.