nss G-Club Muse: Carine Roitfeld L’ex direttore di Vogue Paris rimane una delle figure chiave della moda contemporanea

Qualche settimana fa, Carine Roitfeld ha ricevuto il Founder Award dal Council of Fashion Designers of America, un premio meritato, arrivato dopo oltre trent’anni trascorsi a plasmare l’estetica della moda contemporanea.

Stylist, editor, image maker, consulente di stile, fashion guru. Le parole per definire questa parigina ed ex direttrice di Vogue Paris sono tante e tutte sottolineano le mille sfumature che contribuiscono a rendere Carine una delle figure più carismatiche del settore. Tutti conoscono il suo stile sexy e deciso, in termini di look e di scelte editoriali, come tutti sono al corrente del suo amore per i tacchi alti, Tom Ford, Riccardo Tisci e la provocazione. Altrettante sono però le cose su di lei che forse ignorate. nss ve le racconta. 

Carine è nata a Parigi nel 1954 ed è cresciuta nell’elegante quartiere di Auteuil nel 16° arrondissement. Figlia di una "classica donna francese" e di un produttore cinematografico, un emigrante russo che ha sempre amato profondamente tanto da dichiarare di non essersi mai sposata “perché il mio cuore appartiene a mio padre”. Infatti, pur essendo stata sentimentalmente legata per quarant’anni a Christian “Sisley” Restoin, fondatore del brand Equipment con cui ha messo al mondo due figli, Julia e Vladimir, non ha mai ceduto al fascino del matrimonio.

Tornando alle sue origini sovietiche Roitfeld ricorda con affetto la nonna. La donna viveva di fronte alla sua scuola e ogni giorno l’aspettava fuori con succo d'arancia e cracker spalmati di caviale pressato, un gesto d’affetto che allora la imbarazzava, ma che ora le manca. Infanzia a parte, c’è ancora oggi un rituale russo che Carine compie quotidianamente: ogni sera, quando rientra a casa, beve uno shot di vodka. 

 

Insieme a Mario Testino e Tom Ford ha plasmato l’immagine della donna anni ’90

 

Redattrice, stylist, image-maker. In oltre tre decenni di attività, Roitfeld ha contribuito a innumerevoli collezioni, sfilate, pubblicità, servizi fotografici ed editoriali. Dopo una breve esperienza come modella a diciotto anni (una copertina per una rivista inglese per adolescenti, Look Now, e qualche collaborazione con Kenzo), inizia a scrivere e curare lo styling per Elle Francia. Dopo l'incontro con Testino e Ford, la seconda grande occasione per Carine arriva nel 2001 quando viene scelta per gestire l'edizione francese di Vogue. Nei dieci anni in cui resta alla direzione ridisegna la rivista a sua immagine, trasformandola in una Bibbia della moda contemporanea. Innanzitutto, prevedendo un grande ritorno degli storici brand francesi come Balenciaga e Givenchy, le cambia il nome da French Vogue a Vogue Paris; poi pubblica editoriali bellissimi e spesso contraddittori. Proprio uno di questi che aveva come protagoniste delle bambine vestite, truccate e in pose troppo provocanti per la loro età le costa il posto. A seguito delle polemiche suscitate dallo shooting, Carine Roitfeld rassegna le proprie dimissioni.  

Nello stesso anno, il 2011, collabora alle campagne pubblicitarie di Chanel e pubblica il suo primo libro, Irreverent. Per la talentuosa parigina è tempo di una nuova avventura e nel 2010 diventa la prima global fashion director di Harper’s Bazaar, con servizi pubblicati contemporaneamente su 27 edizioni internazionali e oltre 11 milioni di lettori. Nonostante i tanti impegni, testimoniati nel documentario Mademoiselle C, Carine trova il tempo per lanciare una nuova rivista chiamata CR Fashion Book e l'agenzia creativa CR Studio

Forte della popolarità ottenuta con il suo lavoro ed enormemente amplificata dall’arrivo dei social media che la eleggono fashion guru, Roitfeld è orientata a trasformare se stessa in un vero e proprio brand. Anche se restano le sue varie partnership come quella con la label Karl Lagerfeld (dal 2019 è style advisor) o con Uniqlo, il primo passo per il nuovo progetto è il lancio di una linea di profumi composta da sette essenza genderless. 

 

I suoi editoriali sono puro “erotic chic”

 

 

C’è lei dietro una delle campagne pubblicitarie più provocatorie della storia della moda

Nell’estate del 2003 Gucci sconvolge l'industria fashion con un’immagine realizzata da Mario Testino in collaborazione con Carine Roitfeld e Tom Ford. Lo scatto ritrae la modella Carmen Kass in piedi con i peli pubici rasati a forma di “g” ed un uomo inginocchiato tra le gambe. Pubblicata in anteprima dal numero di Vogue del febbraio 2003, la campagna pubblicitaria, soprannominata ironicamente Pubic Enemy, viene accusata di volgarità e di degradare le donne. Tra le posizioni più critiche c’è quella di The Daily Mail che scrive:

Le persone dietro questa pubblicità non sono migliori dei protettori e di coloro che pubblicizzano servizi sessuali nelle cabine telefoniche. 

 

È stata una delle prime fashion guru a credere in Kim Kardashian

Se un tempo le image-makers come Carine Roitfeld rimanevano dietro le quinte a lavorare con fotografi e art director, oggi sono diventate vere e proprie fashion guru. Gran parte del merito va alla diffusione dei social media e della street photography. Una delle protagoniste di questi scatti è senza dubbio Carine Roitfeld. La sua immagine è diventata iconica: i capelli col ciuffo che le copre metà del volto, gli occhi smoky, i tacchi alti, le gonne a tubino, la lingerie come outwear. Ecco qualche segreto del suo look:

- Porta sempre orecchini di diamanti di Harry Winston. Sono un cimelio di famiglia.

- Odia le scarpe da ginnastica, preferisce i tacchi di Gianvito Rossi o Alaïa, ma sempre in nero.

- Opta spesso per occhiali da sole Rick Owens o aviator Givenchy.

- Il suo look preferito in autunno è un cappotto di montone Louis Vuitton, gonna Altuzarra e maglione nero Alaïa.

- Di solito non porta una borsa durante le fashion week, ma quando la usa sceglie la Kelly di Hermès.

- Prima di lanciare il suo profumo, mescolava Opium di Yves Saint Laurent con Fleurs d'Oranger di Serge Lutens.

- Usa lo shampoo secco di Orlando Pita e quando arriva a Parigi per prima cosa si reca da Hervé Hérau per un massaggio facciale in Avenue Montaigne.