Il legame tra donne nel nuovo numero di 'The September Issues' Intervista alla fondatrice, fotografa e artista Mary Rozzi

Cosa significa essere una donna oggi? E quanto è difficile, complicato e affascinante? Mary Rozzi, fotografa, artista e creativa, cerca di rispondere a questa domanda attraverso il suo apprezzatissimo progetto editoriale biennale intitolato  The September Issues, che ha come obiettivo "la celebrazione della diversità e il potere del femminismo globale". Qualche giorno fa è stato pubblicato Revisionism Issue, che contiene inoltre uno speciale beauty firmato Gucci che ha come protagoniste donne over 60. Proprio in concomitanza dell'uscita del nuovo numero abbiamo avuto l'opportunità di incontrare Mary Rozzi in persona e di farle qualche domanda.

Questo numero di The September Issues si apre con una quote di Adrienne Rich: Le connessioni tra donne sono la forza più temuta, problematica e potente sul pianeta. Mary Rozzi da il via alla nostra conversazione così: decidere di fondare un mio magazine ha significato dover rinunciare a tante cose che facevo che mi garantivano un'entrata fissa, tuttavia non sono mai stata così entusiasta come quando ho iniziato a lavorare a The September Issues, riesco a fare di più con meno. Se devo lavorare dalle sei di mattina fino a mezzanotte lo faccio con tutta la positività possibile, perché per me significa avere un impatto sulla vita di altre donne e questo mi da la forza di andare avanti. Cultura, positività, cambiamento. 

#10 Hai ricevuto feedback sul tuo lavoro anche da persone che non conosci? 

Ne ho ricevuti tantissimo, non riesco nemmeno a rispondere a tutti. Si sente la componente emozionale del magazine, proprio perché è realizzato da donne è emotivo, non vuole manipolare il lettore, voglio essere sicura di trasmettere le loro voci, chiedo a tantissimi artisti di scrivere le loro storie, che può essere molto impegnativo. Anche se non sono degli scrittori, è molto più semplice approfondire e lasciare che sia la loro personalità a trasparire. 


#11 Pensi che i giovani abbiano bisogno di mentori? Se dovessi trovare un modo di ispirare le nuove generazioni cosa gli diresti? Soprattutto a quelli che pensano che servano moltissimi soldi per intraprendere un progetto, anche quando magari questo non è vero?  

I giovani pensano di sapere tutto, quando in realtà non sanno nulla. Penso che la cosa migliore che possano fare sia guardare, leggere, imparare, continuare a studiare. Ho diretto produzioni con 100 persone, e non smetti mai di imparare. Apprezzo la loro sicurezza, sono molto preoccupata, non so come andrà. Credo sia molto facile nascondersi dietro ad un messaggio, bisogna essere molto coraggiosi per ammettere di aver commesso un errore, ammettere che non si sa qualcosa. I giovani si spezzano in mille pezzi, ma quando si fa un errore è in realtà un'occasione per imparare e andare avanti. Se avessi avuto questa sicurezza a vent'anni, mi ci sarebbero voluti 20 anni per arrivare a questo punto e fondare il mio magazine, quindi in realtà anche io posso imparare tanto da loro. 

 

The September Issues Revisionism Issue è ora disponibile qui
All images courtesy of The September Issues.