
La storia delle candele Diptyque Tradizione e design per scoprire la profumeria artistica del brand francese
Quando si parla di design di interni, spesso si dimentica un fattore fondamentale, capace di rende uno spazio unico: il profumo. A differenza dell'arredamento e dell'estetica di un appartamento, l'odore si lega inconsciamente al ricordo, creando una connessione capace sia di farci rivivere sensazioni che godere di una temporanea fuga dalla realtà, fondamentale in questi tempi. È proprio con questa convinzione che la maison francese Diptyque crea dal 1968 fragranze di lusso per rendere gli ambienti (e chi li abita) ancor più speciali. Il brand rappresenta l'eccellenza delle profumazioni artistiche, semplici ma allo stesso tempo innovative come Figuier, Baies e Feu de Bois, con un range che abbraccia tutto lo spettro olfattivo. Presenti in tutte le case di influencer e celebrity grazie al design pulito e minimale che si adatta ad ogni luogo, le candele Diptyque portano con sé una storia unica che si intreccia con la rivoluzione del '68 e l'amore per l'arte.
Le origini di Diptyque
Basato sull'imperferzione del momento artistico, l'accattivante lettering del logo Diptyque che caratterizza tutte le candele è stato studiato nei primi anni del brand e rimasto pressochè invariato da allora. Saranno il design elegante e minimale, il font ispirato all'Art Nouveau, o il profumo paradisiaco che ci porta a viaggiare con la mente a portare la fama delle candele Diptyque sui feed di Instagram? La risposta sta nelle preferenze dei trendsetter: Beyoncè adora il profumo Vanille, Victoria Beckham preferisce la Green Figuier e persino Lebron James le ama, scegliendo Baies per le sue serate rilassanti.