Il fondo sovrano norvegese investe in società con almeno il 30% di donne nei loro CdA Un nuovo passo verso la parità di genere che avrebbe risvolti positivi anche sul fronte dei ricavi

Il fondo sovrano norvegese intensifica il suo impegno verso la diversity e la parità di genere. Tra gli obiettivi che si è prefissato di raggiungere entro il 2022 c’è, infatti, quello di colmare il divario esistente tra uomini e donne sul posto di lavoro, investendo in società con almeno il 30% di donne nei loro consigli di amministrazione

Siamo davvero convinti che quanto maggiore è la diversità di genere all’interno dei consigli tanto più creative saranno le soluzioni individuate per la gestione delle aziende, con migliori innovazioni e soluzioni. 

Ha dichiarato Carine Smith Ihenacho, responsabile governance e compliance dell’ente finanziario della banca centrale di Oslo, confermando, secondo Reuters, quanto si legge in un documento interno che detta le linee guida per la sua politica di investimento dei prossimi anni. 

Come garantire le pari opportunità e promuovere l’equilibrio di genere è diventato uno dei temi più discusso degli ultimi tempi. Nonostante ci sia ancora molto da fare, qualche piccolo segnale c’è. Nel 2020, ad esempio, secondo un rapporto stilato da Nextail, la presenza femminile tra gli amministratori delegati della fashion industry è cresciuta di quasi il 100%. Vi state chiedendo quale sia la situazione attuale in Italia? Nel nostro paese la parità di genere è regolamentata dalla Legge Golfo-Mosca, che prevede che tutte le società quotate debbano avere nei loro board una quota di donne non inferiore al 40% (nella versione originaria approvata nel 2011 si parlava del 20%).