In Nightbitch, la maternità è violenta e primordiale E la rabbia femminile una forza liberatrice

In Nightbitch, la maternità è violenta e primordiale E la rabbia femminile una forza liberatrice

Quando è uscita una primissima sinossi di Nightbitch, film Searchlight Pictures scritto e diretto da Marielle Heller, il popolo di Twitter ha vissuto 10 minuti di fuoco e caos. Ma in che senso, scusate, Amy Adams interpreterà una donna che si trasforma in una cagna? Perché non possiamo darle un film degno? Perché niente ha senso? Queste sono solo alcune delle domande che risuonavano sui social da parte dei fan dell'attrice ma anche da parte dei cinefili di tutto il mondo. Io, e qui mi sto proprio vantando, sono salita sul carro di questo film da allora, confusa ma anche curiosa di sapere come sarebbe andata, e adesso lo posso dire: avevo ragione.

Il significato di Nightbitch, disponibile in streaming

Nightbitch, dal 24 gennaio disponibile in streaming su Disney+, dietro una patina di bizzarria, una certa dose di coraggio e un pizzico di body horror nasconde tantissime cose da dire. Abbiamo davanti a uno un lungometraggio che, se riusciamo ad andare oltre la stranezza iniziale, apre questioni, prende dei temi fondamentali e li esplora, li apre, li serve su un piatto d'argento all'audience, che può riderne, certo, ma che deve anche sentirsi un po' a disagio. Come è giusto che sia di fronte alla maternità e di fronte ai film, ai libri, alle opere. Finalmente.

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Una nuova wave di film disturbanti sull'essere donne, sulle relazioni e sulla maternità 

Sotto questa lente, è facile inserire Nightbitch in una nuova linea di film disturbanti e incisivi sulle donne, sulla maternità, sulle relazioni, sul nostro ruolo nella società, sulla considerazione che la stessa società ha per il nostro corpo, su cosa vuol dire invecchiare. Lo metto al fianco di Barbarian, film del 2022 diretto da Zach Gregger che esplora la maternità mostruosa e lo sfruttamento sotto una lente pienamente horror, The Substance e Companion, che arriverà nei cinema italiani il 30 gennaio e di cui non vi dico nulla, almeno per ora