Conclave è il film più babygirl degli Oscar 2025 Non stiamo parlando di statuette, ma di vibes

Alla fine, dopo mesi di attese, scandali, speculazioni e polemiche, gli Oscar sono arrivati e se ne sono andati, lasciando nei nostri cuori un senso di vuoto. Anora ha vinto (quasi) tutto, Timothée Chalamet è rimasto senza statuetta, Emilia Pérez è andato a casa a mani (quasi) vuote. C'è chi è sorpreso, chi è dispiaciuto, chi se lo aspettava e chi, invece, sognava un riconoscimento anche per Demi Moore. La vera vincitrice di questa stagione dei premi cinematografici, però, è solo una: la admin del profilo PopeCrave su Twitter, che ha portato avanti una vera e propria campagna social per Conclave, film di Edward Berger con Ralph Fiennes e Stanley Tucci, e che lo ha consacrato come il lungometraggio più babygirl della stagione. Avete capito bene.

Conclave è il vincitore di Twitter (e del premio Oscar alla Miglior sceneggiatura non originale)

In Conclave, ispirato al romanzo di Robert Harris, il Papa muore all'improvviso e tocca al personaggio interpretato da Ralph Fiennes iniziare (e portare avanti) l'organizzazione del conclave, cioè l'assemblea di elezione del prossimo Pontefice. Quella che potrebbe sembrare dall'esterno un'istituzione vecchia, sacra, formulaica, ispirata dall'alto - oppure, all'opposto, di pura formalità - si rivela in realtà una macchina politica delicatissima, e al nostro protagonista servirà tutta la diplomazia in suo possesso non solo per portarla a destinazione, ma anche per giungere a un risultato positivo per una Chiesa in crisi, per il suo marketing e per la sua reputazione. In questo circo a tre piste spiccano alcuni dei cardinali, tra cui anche Sergio Castellitto. Ognuno dei candidati alla posizione ha i suoi segreti, i suoi dubbi, i suoi mezzi e mezzucci. A complicare tutto ci si mette un cardinale a sorpresa, Vincent Benitez, missionario messicanoLa fotografia è evocativa ma precisa, porta a compimento una perfezione formale ed estetica placida, che non urla ma che canta. A urlare, a volte, sono le vesti rosse dei cardinali, stagliate sulle architetture possenti del Vaticano come i pettirossi sulla neve. 

@sensacinelatam 'Cónclave' y 'Mean Girls' son un paralelismo cinematográfico que no sabíamos que necesitábamos. #conclave#mean girls #conclavemovie sonido original - SensaCine Latam

Già questo basterebbe per emozionare qualsiasi appassionato di cinema. Ma come si spiega, allora, il trasporto degli utenti dei social? È semplice: i cardinali, soprattutto un paio, sono estremamente piccati, su Twitter si direbbe "sassy" e forse anche "cunty". Gli intrighi si sprecano, la suora Isabella Rossellini è fiera e dura, pronta a combattere per un'elezione giusta. Sembra di guardare, ed è un grande complimento, Mean Girls se Mean Girls fosse un dramma ad alto impatto sulla chiesa contemporanea e non un film ambientato in una high school statunitense. A mettere la ciliegina sulla torta, ci pensano i sottotoni omoerotici tra Fiennes e Tucci e il finale, che non vi spoileriamo ma che, un po' a sorpresa, butta tutto in caciara nella maniera più interessante possibile. Perché se l'umanità sfugge al controllo della religione, è la religione che si deve aprire all'umanità e alla sua complessità. E non ha altra scelta.

I meme su Conclave

Le attenzioni (e l'ironia) del web, allora, si concentrano sulla scena in cui Fiennes e Tucci si confessano a vicenda i propri sentimenti (più o meno), quella in cui Fiennes riporta indietro una tartaruga del defunto pontefice (che PopeCrave in persona sostituisce con l'ultimo premio vinto con dei fotomontaggi dilettantistici e proprio per questo ancora più divertenti), sul discorso ispirato del cardinale Benitez dopo il crollo della sala del conclave e soprattutto, e questa è la parte più divertente, sul momento in cui cardinale Tedesco (il conservatore interpretato da Sergio Castellitto) fuma con uno svapino rosso abbinato alla sua veste. Di questo momento sono state fatte anche delle fancam su diverse canzoni di Charlie XCX, perché "Tedesco is Brat". L'ennesima testimonianza del fatto che il web è imprevedibile e divertente, e che anche un film come Conclave può diventare latore di risate, certo, ma anche di conforto e di comunità